(Adnkronos) – "Dobbiamo essere accanto alle donne in un percorso di prevenzione, di diagnosi e di cura delle malattie che comprendono un percorso non solo diverso per quanto riguarda la gestione della fisiologia e della patologia, ma anche proprio un collegamento tra le varie strutture che operano a formare la sanità italiana: il territorio, l'ospedale e, appunto, l'università ". Così Elsa Viora, past president Aogoi, Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani, alla vigilia del 99° Congresso nazionale della Sigo, Federazione italiana di ginecologia e ostetricia (Aogoi-Agui-Agite), che si terrà dal 3 al 6 novembre a Firenze, spiega all'Adnkronos Salute che "gli ospedali sono una parte importantissima della sanità ", ma "con la pandemia Covid abbiamo capito che, in effetti, molte attività possono e devono essere fatte sul territorio. In tutta questa rivalutazione, ristrutturazione della sanità , non solo da un punto di vista proprio economico, ma anche strutturale, va ripensato il ruolo dell'ospedale" all'interno di "un percorso virtuoso". La prevenzione "viene fatta sul territorio – chiarisce Viora – e la donna viene inviata in ospedale per una continuazione di un percorso di secondo livello, di diagnosi o di cura, di chirurgia. Questa stessa donna dovrà poi ritornare sul territorio in modo che ci sia una vera continuità assistenziale affinché la donna sia davvero al centro". In questo contesto "le società scientifiche – continua la past president Aogoi – oltre ad occuparsi della parte clinica, quindi essere a fianco di tutti noi operatori, devono anche svolgere un ruolo importante per l'aggiornamento perché, per noi medici, la formazione non finisce mai. Il nostro è un lavoro in continua evoluzione e l'aggiornamento scientifico è fondamentale per la nostra professione".  Questo, prosegue Viora, "si attua in vari modi, anche attraverso la partecipazione ai congressi. Il congresso nazionale è davvero un momento di scambio di opinioni, di incontro di persone amiche, di relazioni sociali, ma è soprattutto aggiornamento scientifico e tutto questo è davvero fondamentale per tutti noi. L'Aogoi in questo si è sempre spesa tantissimo, sia nell'organizzare dei congressi regionali e del nazionale, ma anche in termini di formazione e aggiornamento con i corsi Fad gratuiti non solo per tutti i nostri soci, ma per tutti coloro che desiderano accedere. Questo significa che nel nostro lavoro – che sta diventando, ahimè, sempre più complesso, sempre più difficile, anche nelle relazioni con le donne perché la società sta cambiando come la tecnologia e tantissime cose – noi dobbiamo saperci adeguare, dobbiamo saper governare questi cambiamenti e per questo credo che possiamo avere due parole chiave. Una è la competenza. Noi non dobbiamo assolutamente rinunciare a quello che è il pilastro della nostra professione e che è la competenza scientifica e l'aggiornamento. E l'altra parola chiave credo possa essere rispetto, che significa rispetto per la persona assistita, per le donne, le coppie che si rivolgono a noi, ma un rispetto che deve essere reciproco". Solo "se riusciremo a restaurare una relazione medico-paziente, nel nostro caso medico-donna, che sia basato sulla fiducia reciproca – conclude la specialista – potremo davvero pensare di continuare a lavorare in modo più sereno. Questo è davvero fondamentale. Da parte nostra, competenza scientifica e aggiornamento e rispetto verso la persona, un rispetto che deve essere reciproco". —[email protected] (Web Info)
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ultimo aggiornamento: 31 Ottobre 2024 14:10